Le stelle, le scie luminose, l’effetto con-passione e il sentimento di infinito
Sirio ∞ Illuminante: accordiamoci
Achenar ∞ Misteriosa: accettiamo le nostre contraddizioni
Polluce ∞ Doppia: apprezziamo le piccole cose che la vita ci riserva
La stella viene accompagnata da un aggettivo, per esempio Sirio-illuminante: tale aggettivo riguarda proprio quella stella, perché Sirio è la stella più luminosa del cielo notturno.
Ogni stella emana una scia che rappresenta la musica con il compito di portare “a terra” attraverso la sua luce quella peculiarità: in tal senso “illuminante” riguarda la stella e la musica in programma facendosi anche messaggio dell’emozione in essa racchiusa, emozione che allude, di volta in volta, ad una peculiarità terapeutica. Questo è l’effetto con-passione che un operatore (medico, infermiere) oppure un paziente o un familiare, spiegherà a fine concerto, mentre la musica ci “risuona” dentro, portata da quella scia immediatamente entrata dentro di noi.
La musica, immateriale rispetto alle altre arti, fatta della stessa ‘sostanza’ della nostra psiche risulta così, inequivocabilmente potente.
Ad esprimere questo non c’è altro compositore meglio di Bach – uno dei due autori insieme a Mozart del primo concerto del 20 gennaio – la cui musica sembra giungere direttamente a noi dalle regioni celesti. Bach è antico, classico, contemporaneo e di un futuro sconosciuto. Bach è Sirio la stella più luminosa del cielo notturno; Bach sarà sempre nel suo firmamento a dispensare luce. E l’effetto con-passione mentre, a fine concerto, siamo nella sua scia, comunica un profondo senso d’armonia, di ordine… perché la musica di Bach ci… accorda ci… ricompone. Fa da complemento a Bach dando un riflesso più umano, meno geometricamente perfetto ma, altrettanto vero, la musica di Mozart, l’altro autore del programma. La scia dentro alla quale collochiamo Mozart (per altro questo autore lo troviamo nel concerto di febbraio), ci dice che ad “accordarsi” sono proprio i nostri caratteri umani, vale a dire le nostre emozioni che Mozart ci invita a prendere in considerazione a non trascurare, perché… siamo umani.
Mozart è il primo compositore che non ha pudore a svelare la sua umanità … anche nel suo aspetto complicato, contraddittorio e misterioso. Qui l’effetto con-passione, per quanto riguarda il concerto del 25 febbraio Achenar – Misteriosa… ci porta ad accettare le nostre contraddizioni e debolezze. Nella sua musica c’è dapprima allegria, poi all’improvviso tristezza e subito dopo di nuovo allegria… non c’è carattere unitario, ma una continua “drammaturgia emotiva”.
A proposito del terzo concerto del 12 marzo Polluce – Doppia con il violino e contrabbasso, il programma passa dall’antico (Haendel) al moderno (Piazzolla ed Hendrix), dalla musica classica, leggera e pop. C’è tanta varietà qui e la scia che ne deriva è grande, vasta, accattivante… un invito, per quanto possiamo, ad apprezzare magari a stupirci delle piccole ma grandi cose come i colori e i suoni che ci circondano e sarebbe bello farlo lasciandoci portare dall’istinto. In questo senso la musica scelta, autori che difficilmente si trovano insieme in un programma “classico” è stata pensata tenendo presente luogo che il 12 marzo ospiterà il concerto: la residenza psichiatrica e trattamento intensivo di Villa Speranza.
Tra ogni stella e l’aggettivo che la qualifica abbiamo posto il simbolo dell’infinito per significare che la nostra prospettiva “astrale” si muove nell’infinto chiamando in causa personalità musicali che, portandoci nel regno dello spirito, con il loro genio hanno l’intuizione dell’infinito.
Sirio ∞ Illuminante
20 gennaio 2025
Ospedale di Piacenza/ Oncologia
Daniele Ruzza violino
Daniel Formentelli viola
Musiche di Bach e Mozart
Achernar ∞ Misteriosa
25 febbraio 2025
Ospedale di Fiorenzuola (Sala Polivalente)
Quartetto Dedicato
Mirian Caldarini clarinetto
Musiche di Mozart
Polluce ∞ Doppia
12 marzo 2025
Ospedale Piacenza
Residenza psichiatrica
e trattamento intensivo (Villa Speranza)
Mario Mauro violino
Claudo Saguatti contrabbasso
Musiche di Händel, Hendrix, Piazzolla


